Giulia Cerruti

Giulia Cerruti, insegnante e attrice teatrale

Giulia Cerruti nasce a Torino nel 1993. Dopo aver frequentato il Corso Propedeutico del Teatro Stabile di Genova nel 2015, si diploma alla scuola di perfezionamento per attori Shakespeare School di Jurij Ferrini nel 2017. Ha studiato con Anna Laura Messeri, Massimo Mesciulam, Enrico Bonavera, Francesco Origo, Valerio Binasco, Cristina Pezzoli, Gabriele Vacis, Alberto
Giusta, Marco Lorenzi, Nicola Pannelli e Vladimir Olshanky. 

Dal 2016 lavora come attrice e insegnante di recitazione a tempo pieno. 

Dal 2017 nel ruolo di organizzatrice dà vita alla stagione teatrale estiva della Cascina Duc di Grugliasco l’Arte nel pagliaio
Nel 2018 fonda con i suoi ex compagni della Shakespeare School la compagnia Crack 24. 

Monologo di donna con Salsiccia

Monologo di donna con salsiccia è uno spettacolo tragicomico con un titolo fuorviante. La verità è che questo spettacolo non parla di salsicce ma di morte. Un tema visto e rivisto, anche sgradevole, che però non passa mai di moda. Come i mocassini.

Se questo spettacolo si fosse chiamato monologo di donna che parla per quarantacinque minuti di morte non l’avrebbe guardato nessuno.
Monologo di donna con salsiccia è un delirio tragicomico che parte dal nulla, come tutti i pensieri catastrofici che balenano all’improvviso e senza motivo mentre sei impegnato in mille altre attività. “Ho comprato lo yogurt? Mi sta meglio il blu o il verde? E se morissi domani?”. Domande che ognuno di noi si fa. Che l’umanità si fa fin dall’alba dei tempi. Nulla di originale.

L’autrice indaga la sua paura esaminando il proprio rapporto con la morte dal momento della sua scoperta all’asilo fino all’età adulta, attraverso traumi infantili paradossali e rapporti familiari surreali, al limite della caricatura.


Spettacolo finalista al premio AT-tori DOC Luigi Vannucchi (AT) al festival Luna Crescente (LC), al Festival Inventaria (RM) e al festival “MArteLive” (RM)
Debuttato a Torino il 17/18/19 gennaio 2020.

Altri crediti: Scenografie

Elena Massola

Luci Ermanno Marini

Produzione: Crack 24

Monologo di donna con lievito madre

Monologo di donna con lievito madre è come quando da piccolo cadi e ti fai malissimo ma poi crescendo ricordandotelo ci ridi su. Come quando ti lascia l’amore della tua vita e poi dopo un paio di tentativi di suicidio decidi che è arrivato il momento di sdrammatizzare.
E’ il bisogno di ridere per non piangere. 
Monologo di donna con lievito madre è un affresco della tragicommedia della nostra vita durante la pandemia.


Il lievito madre protagonista del monologo, per gli amici Venerdì, è metafora di quello a cui ciascuno di noi si è aggrappato per non impazzire in questo grande tempo dilatato e vuoto che ci è caduto addosso. 
Venerdì è simbolo delle piccole cose che ci hanno tenuti vivi, delle piccole cose da cui abbiamo potuto trarre la nostra soddisfazione in un periodo in cui lavorativamente e socialmente per molti è stato difficile trarre soddisfazioni, delle attività a cui ci siamo dedicati per riempire il tempo e che abbiamo finito per amare perché semplicemente ci hanno tenuto compagnia.
Il lievito madre è il simbolo di ciò che ci ha salvati. 
E poi è molto più buono di quello normale.

Spettacolo selezionato al “NoLo Fringe Festival” (MI) e al “Play with food Festival” (TO)

Altri crediti: di e con Giulia Cerruti
con il sostegno di Compagnia Crack 24

Monologo di donna con Pecorino

Ci sono alcune donne verso i trent’anni che iniziano a percepire che i parenti ai pranzi di famiglia cominciano a guardarle come si guarda un panetto di stracchino in scadenza. Monologo di donna con pecorino è un pezzo di stand-up comedy scritto da una donna alla soglia dei trenta con un desiderio di maternità decisamente ingombrante. Un simpatico affresco pietoso di delusioni d’amore raccontate con cinica ironia, ma anche una riflessione su alcune aspettative della società di tutti i tempi nei confronti delle donne.